Il significato della chiesa

L'architetto Carlo Sguazzoni nel presentare l'edificio Sacro ricordava che un grande difetto di molte chiese è quello di essere pensate e realizzate come dei grossi contenitori ai quali puoi conferire un senso di sacralità con dei segni, che invece risultano soltanto esteriori; insomma, come se mettere una croce sopra un edificio potesse bastare a qualificarlo come chiesa. Invece, uno spazio religioso non diventa religioso di per se solamente per questo, e di qui la difficoltà a caratterizzare in questo senso uno spazio contemporaneamente non lasciandoselo sfuggire nel grande ambiente, non solo per il puro segno esterno, ma per un significato più profondo ed individuale, soprattutto da chi lo frequenta e lo usa.

L'architetto ha dovuto risolvere un'problema molto difficile, doveva ricercare una forma espressiva non molto caratterizzata, per non contrastare troppo con le modeste caratteristiche dell'abitato circostante.
Guardando la Chiesa uno dei primi elementi che ci appare è il portico, unico elemento sempre presente nelle varie elaborazioni secondo l'idea dell'incontro di due direttrici elementari che provengono da quattro vie, come i punti cardinali, e tutte le quattro direttrici si ritrovano abbracciate nell'edicola che racchiude sopra di se la croce.

Il pulpito esterno che è inserito al piede di uno dei tre angoli portanti, nasce come ampliamento del ripiano della scala e prende spunto dalle feste solenni dove nell'antichità ci si affacciava per l'esposizione di reliquie e benedizioni solenni rivolte verso la comunità ed il paese.

Più in alto la scala conduce al campanile con le aperture che danno a nord e a sud; è un campanile a "vela", il cui significato simbolico è infatti quello di ricordare una barca a vela, la chiesa che guida la comunità e viaggia in mezzo al mare e alla società contemporanea.

La pianta della chiesa è semplicissima e si può ricondurre a tre parti fondamentali: l'aula maggiore, l'aula minore e la parte centrale del presbiterio. Le due aule hanno funzioni diverse: quella maggiore a pianta quadrata è destinata all'uso festivo, quella minore molto più piccola si dispone a fianco del presbiterio ed è destinata ad uso feriale. La concezione dell'aula maggiore di forma quadrata nasce dal concetto espresso dall'ultimo concilio vaticano, che sottolinea l'importanza e la partecipazione attiva della comunità.

All'interno la chiesa si presenta come un edificio in chiave moderna con l'aula maggiore disposta su tre navate. La fonte battesimale e l'altare sono realizzati in marmo verde di Prato proveniente dalle cave abbandonate di Poggio Ferrato (Montemurlo). Il tabernacolo per la custodia eucaristica è realizzato invece in marmo bianco di Carrara con delle fascie longitudinali in ferro battuto. Un'insolita destinazione è quella di un piccolo locale attiguo per la veglia dei defunti con ingresso proprio dal portico.


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